Un secondo di resistenza, per Molo, al Casentino

Il terzo atto dell’IRC vede il pilota di Schio portare in dote a Jteam anche un terzo di gruppo, frutto di un fine settimana sofferto, tra il caldo e qualche inciampo nel cammino.

Guardando al risultato finale, secondo di classe S1600 e terzo di gruppo RC3N, sembrerebbe facile parlare di un Rally del Casentino positivo.

Quanto vissuto da Enrico Molo nel weekend di Bibbiena, terzo atto dell’International Rally Cup, va invece letto tra le righe di un fine settimana difficile ma che ha messo in evidenza la determinazione e la tenacia del portacolori di Jteam, affiancato da Vanessa Garbo a destra.

Il pilota di Schio, alla guida della Renault Clio Super 1600 di MS Munaretto, si giocava la propria partita già sulla prima “Corezzo”, uscendo dalla prova con oltre un minuto e mezzo sul groppone a causa di un testacoda e di una foratura che lo han allontanato dal quartieri nobili.

 

“È stato un macello” – racconta Molo – “e dopo i primi sette chilometri della prova iniziale ci siamo girati. Abbiamo fatto fatica a rimettere in moto la Clio e, dopo tre curve, ci siamo ritrovati a combattere anche con una foratura. Un problema che è capitato anche a tanti altri. Non sono mai stato abituato a rischiare ed ammetto di aver preso un po’ di strizza. Il fatto di correre con la mia compagna mi fa sempre pensare due volte, prima di oltrepassare certi limiti. In ogni caso la Corezzo era molto difficile per le Super, anche Audirac le prendeva bene dalle 208 Rally 4.”

 

Come se non bastasse sulla successiva “Rosina” Molo si rendeva autore di una toccata.

 

“Sulla seconda, dopo un chilometro, ho centrato un rail con il posteriore” – sottolinea Molo – “e credevo di aver sbagliato io ma la nota era giusta e la traiettoria pure. Poi abbiamo visto, poco dopo, Østberg con il motore rotto ed abbiamo capito che era il suo olio ad averci tradito.”

 

Un passivo di quasi due minuti dal leader ed un quinto di classe S1600 che poteva piegare il morale di molti ma non quello dello scledense che si rimboccava le maniche e, lavorando sul setup, ritrovava la giusta fiducia, nonostante una piccola noia tecnica sulla terza speciale.

Con il desiderio di arrivare al traguardo, cercando il confronto con i propri punti di riferimento, Molo continuava a spingere e, grazie anche alle disavventure altrui sul finale del Sabato, si ritrovava tra le mani un’insperata seconda piazza di classe S1600 ed il terzo in gruppo RC3N.

Il quindicesimo posto nel Trofeo 2 Ruote Motrici Prestige, guardando ad un IRC che qui portava il coefficiente a quota 1,25, rende ora la vita molto complicata alla punta del team bassanese.

 

“L’auto è stata impeccabile” – conclude Molo – “e, a parte un piccolo problema elettrico, ha girato come un orologio. Grazie ad MS Munaretto, a Jteam ed a Vanessa, brava a darmi una mano anche nella gestione della testa. Non sono soddisfatto del risultato ma vedo che questi errori sono stati frutto della mia inesperienza. Siamo rimasti concentrati, sempre, anche quando sembrava tutto irrecuperabile. Per il campionato diventa tutto molto difficile quindi il nostro obiettivo sarà quello di arrivare all’ultima gara per cercare di colmare il ritardo da Audirac.”