Sesto assoluto papà Adriano, seguito dal figlio Gianmarco che sfiora la top ten mentre un’uscita di strada, sulla terza speciale, fa sfumare la vittoria di classe a Gambasin.
Il Rally Città di Schio c’è l’ha fatta, mettendo in carniere un’edizione ricca di spunti tecnici e sportivi, il migliore punto d’inizio per la rinascita.
Grazie all’idea di Enrico Tessaro, sul ponte di comando di Power Stage, la provincia di Vicenza è tornata ad avere un’altra classica del rallysmo in Triveneto, appuntamento al quale Jteam non poteva far mancare il proprio supporto, al via con tre portacolori, protagonisti di diversi destini.
Un tridente che, a dirla tutta, potrebbe essere considerato un quartetto, grazie alla presenza di Paolo Menegatti, sulla vettura apripista numero zero, affiancato proprio dal padrone di casa.
Sesto assoluto, di gruppo R e di classe R5 per Adriano Lovisetto, in coppia con Christian Cracco sulla Skoda Fabia R5 di P.A. Racing iscritta per i colori della scuderia Monselice Corse, autore di una prestazione tonica, ostacolata dalla scelta in extremis di essere presente al via.
“Temendo che la gara potesse saltare per le restrizioni in continuo cambiamento” – racconta Adriano Lovisetto – “abbiamo deciso all’ultimo di iscriverci, non preparando al meglio questa trasferta. Abbiamo sempre dato il massimo ed abbiamo cercato di partire forte. Un inconveniente sul sistema di partenza ed una piccola toccata, sulla seconda prova, ci hanno attardato. Avevamo una classe di ferro, piloti di altissimo livello. Al secondo giro abbiamo fatto delle scelte sbagliate di assetto, infatti per l’ultimo giro siamo tornati a quelle del mattino. La vettura e tutto il team P.A. Racing sono stati impeccabili, come sempre, ma questa volta volevo ringraziare, di cuore, Jack Battaglia. Ci è sempre vicino e ci dà tanta carica. Ci sopporta pure. È per tutti noi come un padre di famiglia. Grazie alla Monselice Corse ed a tutti i nostri partners.”
Sorriso che, finalmente, arriva anche sul volto di Gianmarco Lovisetto, alle note Ivan Gasparotto sulla Citroen DS3 R5 curata da MS Munaretto, firmatari dell’undicesima piazza assoluta, sfiorando la top ten per una quindicina di secondi, nonché decimi nella generale di gruppo R e nella classe R5, sfatando un tabù che lo vedeva, ultimamente, sempre al palo.
Un bottino solido, per il portacolori di Jteam e Monselice Corse, in vista del prossimo anno.
“Abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati” – racconta Gianmarco Lovisetto – “e ne siamo molto felici. Siamo partiti conservativi con le gomme per poi andare in crescendo. Grazie a tutto il team MS Munaretto, soprattutto ad Alex, che ha rimesso in piedi una vettura che sembrava stregata. Grazie a Jteam, a Monselice Corse, ai nostri partners ma soprattutto a mio padre Adriano. Solo grazie a lui posso permettermi di correre con vetture di questo calibro.”
Partenza fulminea per Matteo Gambasin, dettando le note a Giovanni Toffano sulla Peugeot 207 Super 2000 di MS Munaretto, con un uno due in grado di mettere all’angolo l’unico rivale in classe S2000, Panato, portando il divario a sfiorare il minuto netto dopo due prove speciali.
Un dominio, già secondo di gruppo A e quattordicesimo assoluto, presto vanificato da un’uscita di strada, sulla prima ripetizione di “Monte di Malo”, che ha spento ogni sogno di gloria.