Donazzan sfiora la finale al Wildkogel Bacher - Skidoo Summercross

Il portacolori di Jteam, da Romano d’Ezzelino, brilla in mezzo al gotha europeo dello snowcross, mancando di un soffio l’accesso all’atto conclusivo.

Una trasferta che ripaga in pieno o quasi una stagione accorciata pesantemente dai cambiamenti climatici che viviamo tutti i giorni.

Giovedì scorso si è svolta la seconda edizione del Wildkogel Bacher – Skidoo Summercross, una prestigiosa vetrina dedicata allo snowcross nella quale Jteam non è stato solo presente ma anche tra i protagonisti di primo piano con un Michele Donazzan in stato di forma smagliante.

Il pilota da Romano d’Ezzelino, in sella alla sua Ski-Doo MXZ 600 RS, era chiamato al confronto con alcuni dei migliori protagonisti della scena continentale, tra i quali figuravano il campione del mondo FIM in carica, lo svedese Petter Nårsa, assieme al campione europeo FIM 2021 e vincitore assoluto della Super League 2023, il conterraneo Gustav Sahlsten.

Quattro manche, da sette giri ciascuna, su un tracciato ricoperto da un abbondante manto nevoso, nonostante la stagione, con la prima che vedeva il portacolori del sodalizio di Bassano del Grappa chiudere al settimo posto, causa una colluttazione in partenza che lo attardava.

Nella seconda sfida Donazzan partiva con il giusto guizzo, entrando nella prima curva in seconda posizione e, dopo una lotta con il coltello tra i denti, raccoglieva un ottimo terzo posto.

Archiviato il terzo impegno di giornata in quinta piazza si giungeva alla battaglia conclusiva, quella che avrebbe definito i finalisti, ma la punta della compagine vicentina diventava bersaglio prediletto di una dea bendata che gli piazzava un fastidioso sgambetto in griglia di partenza.

 

“Fino alla terza batteria ci siamo comportati molto bene” – racconta Donazzan – “ma nella quarta, nota dolente dell’organizzatore, mi sono visto costretto a partire in seconda fila perchè in griglia mancava la piazzola di partenza. Sono quindi scattato dall’ultima posizione ed ero riuscito a rimontare fino al quarto posto. La moto andava bene e stavo raggiungendo il terzo, puntando poi al secondo e quindi ad uno dei due posti per la finale, ma in una curva ci siamo sportellati e sono finito fuori pista. Nonostante questo amaro episodio mi sono divertito moltissimo, ero in forma e mi sono tolto la soddisfazione di battagliare contro piloti nordici che partecipavano al mondiale, tenendo loro testa. Il nostro obiettivo è ora quello di fare una bella trasferta nel nord, in zone scandinave, per allenarci con i professionisti di questa disciplina. Grazie a Jteam ed a tutti i partners che hanno reso possibile questo, in particolare Carbofuel.”

 

“È davvero un peccato aver mancato la finale di così poco” – gli fa eco Giuseppe Battaglia (presidente Jteam) – “ma devo dire che Michele si è comportato benissimo in un contesto che vedeva al via i maggiori protagonisti della specialità. È sempre stato a contatto con i migliori, spesso stando davanti ai più esperti, ed è per noi un orgoglio ed un onore aver potuto essere al fianco di Michele in un evento così prestigioso. È stata un’esperienza incredibile e credo che, per noi e per tutti i partners coinvolti in questo progetto, essere stati scelti per partecipare a questo evento ed aver combattuto ad armi pari, fino all’ultimo, è un risultato molto gratificante.”