
Il pilota di Romano d’Ezzelino è protagonista di una stagione altalenante, penalizzato da un infortunio che ha segnato la fase finale del suo cammino.
Il terzo ed ultimo atto del FIM Snowcross World Championship, quello andato in scena sul tracciato svedese di Fällfors nei giorni 11 e 12 Aprile, ha di fatto chiuso la stagione agonistica di un Michele Donazzan che ha tanto da recriminare.
Il pilota di Romano d’Ezzelino, in sella alla sua Ski-Doo MXZ 600 RS, è stato vittima di un ginocchio capriccioso in un 2025 che lo ha visto impegnato su ben tre fronti.
Partendo dalla serie mondiale il portacolori di Jteam si rendeva protagonista di un avvio non del tutto in linea con le aspettative in Finlandia, a Joensuu tra il 28 Febbraio ed il 1 Marzo, dovendo ripiegare su una moto a noleggio che non gli consentiva di esprimersi al meglio.
Poco feeling con il mezzo ed una pista impegnativa non gli permettevano l’accesso alla finale.
Peggio andava in Turchia, nei giorni 15 e 16 Marzo per l’appuntamento di Kayseri, con Donazzan che, dopo aver mantenuto per lunghi tratti la terza piazza in finale, accusava una fatale iperestensione ad un ginocchio, durante l’atterraggio da un salto, che lo portava al ritiro ed alla conseguente assenza forzata nell’ultimo round, quello recentemente tenutosi in Svezia.
Passando al Central Europe Snowcross Trophy ed al Campionato Italiano Motoslitte, corsi spesso in concomitanza, la punta della scuderia di Bassano del Grappa partiva con il piede giusto sulle nevi di Livigno, terzo nella serie continentale e secondo nel tricolore.
Archiviato il doppio turno del 25 e 26 Gennaio la kermesse europea e quella tricolore prendevano strade diverse, con la prima che portava Donazzan in Val Formazza, terzo e quarto nelle rispettive tappe del 22 e 23 di Febbraio, costretto poi a saltare il round svizzero a Leysin.
L’assenza nell’atto finale, causa infortunio al ginocchio, si traduceva nel sesto di Pro Open, consolandosi con il terzo gradino del podio in un tricolore che lo ha visto concludere a denti stretti in Val Formazza, nei giorni 8 e 9 Febbraio, terzo per via della già nota iperestensione.
“Quell’infortunio al ginocchio proprio non ci voleva” – racconta Donazzan – “perchè abbiamo dimostrato di poter essere competitivi, a qualsiasi livello. Ci siamo tolti qualche bella soddisfazione, il terzo in campionato italiano è sempre un risultato che non va cestinato, ma ci sarebbe piaciuto fare molto di più. È stato un 2025 intenso, abbiamo corso nel mondiale, nel CEST e nell’italiano. Grazie a Carbofuel, a Clima 82 ed a Sledtech che hanno reso possibile questo intenso programma ed uno in particolare a Jack Battaglia, presidente di Jteam.”